Al servizio della rivoluzione. I nuovi linguaggi della politica degli anni ’70 attraverso «Il Manifesto» e «Lotta continua»

Abstract

A partire dall’inizio degli anni ’60 l’Italia è stato teatro di un vasto moto di rinnovamento della società che ha trovato la sua espressione più nota nel biennio 1968-1969. È in questi due anni che, prima le università e poi le fabbriche, videro il pieno dispiegarsi dell’ondata di contestazione giovanile che interessava il nostro paese. Di fronte, infatti, all’emergere di nuove richieste dalla società e all’irrompere nella scena politica di diverse formazioni politiche che si richiamavano esplicitamente a modelli culturali alternativi, cambiò anche il modo di comunicare. La voglia di sperimentare nuovi linguaggi, il melting pot culturale tra le diverse esperienze, l'affermarsi di movimenti culturali innovativi, non poteva non avere ripercussioni nel mondo della politica. Il presente contributo mira ad esplorare queste nuove forme di espressione, attraverso due quotidiani di quegli anni: il rigore stilistico de «Il Manifesto» contro l’irriverenza di «Lotta continua».